Lo scaffale delle riviste/3




Va subito segnalato “Le Monde diplomatique il manifesto”, n. 1, gennaio 2006 (www.ilmanifesto.it): si legga, con l’attenzione che merita, di Martine Bulard, “Progresso e diseguaglianze. La Cinadai due volti” (pp. 10-11); articolo che approfondisce i motivi del fascino esercitato dalla cultura teconogica occidentale sulla dirigenza cinese. Scrive la Bulard”per l’élite del Pcc, in parte formata all’estero (…) il riferimento culturale rimane quello delle università occidentali: di certo non il massimo per quanto riguarda la creatività in campo sociale” (p.11).
Notevole anche il fascicolo appena uscito di “Eléments”, n. 119, Hiver 2005-2006 (www.labyrinte.fr), che si distingue in particolare per lungo dossier curato da Alain de Benoist su “Le salut par la décroissance?” (pp. 28-39). Di de Benoist si ricorda il recente volume Comunità e decrescita (www.ariannaeditrice.it), recensito su questo blog.
“Studi Culturali”, n.2/2005 (www.studiculturali.it), edita da il Mulino, si segnala invece per un intelligente recupero di un testo di Frantz Fanon, “Tunisi 1959: un esperimento di ospedalizzazione diurna in psichiatria” (pp. 291-311), introdotto da Paolo Francesco Peloso. Un’occasione per ripensare non solo il rapporto tra malattie mentali e istituzioni psichiatriche, ma anche quello tra individuo, costruzione identitaria e società. Notevoli anche le osservazioni di Fanon sul rapporto tra famiglia, malato e ospedalizzazione diurna.
Si veda su “Catholica” , n.90, Hiver 2005-2006 (www.catholica.presse.fr), l’interessante articolo di François Vauthier, “Les révelateurs postmodernes de l’exigence morale. Intéret et limites d’une réintegration de la morale en sociologie” (pp. 97-104). Di rilievo anche il “dossier” su pluralismo e frammentazione sociale (pp. 4-28). Si segnala infine l’avvincente dialogo tra Danilo Castellano e Giuseppe Grasso “De l’Italie catholique à l’ italie laique ” (pp. 78-87).
Eccellente, come sempre, il nuovo fascicolo di “Trasgressioni”, n. 40, gennaio-agosto 2005 (www.diorama.it), con saggi di Alain de Benoist, Alberto Guasco, Claude Karnoouh. In particolare si veda l’originale dossier a cura di Helena Norberg-Hodge, Todd Merrifield, Steven Gorelick, “Il cibo e la politica. Dal locale al globale” (pp. 123-135).
Si segnala infine sull’ultimo fascicolo della “Rassegna italiana di Sociologia”, n. 4, 2005 (www.mulino.it) l’interessante focus, che va ben oltre i limiti disciplinari, “Sociologia della religione” (pp. 579-683), con testi di Franco Garelli, Roberto Marchisio, Renzo Guolo (autore di un documentato saggio sul ” Campo religioso musulmano in Italia”, pp. 631-657) e Stefania Palmisano.

Buona lettura a tutti.

Carlo Gambescia